Estintore idrico
Cos’è un estintore?
È un dispositivo di spegnimento manuale di pronto intervento, solitamente, è portatile, ma può anche essere montato su carrelli o su autoveicoli.
Gli estintori, grazie agli agenti estinguenti che contengono, sono usati per spegnere principi d’incendio; essi proiettano sul fuoco liquidi facilmente vaporizzabili (anidride carbonica liquida, tetracloruro di carbonio) oppure sostanze schiumogene o ancora, polveri che compiono un’azione analoga. In sostanza, sono recipienti metallici (in gran parte bombole) di varie forme e dimensioni. I liquidi o le polveri che contengono sono espulsi grazie a un gas introdotto sotto pressione all’atto del caricamento.
A cosa servono gli estintori?
Essi costituiscono in genere il primo mezzo di estinzione a cui si accede per bloccare un principio di incendio e consentono un intervento puntuale e rapido. Ciò aumenta in modo considerevole le probabilità di spegnere un incendio.
Come sono suddivise le apparecchiature antincendio?
Esistono due tipi di mezzi di spegnimento manuale:
Mobili (estintori portatili e carrellati)
Fissi (idranti e naspi).
Quali vantaggi offre un estintore portatile?
Innanzitutto, la rapidità che non ha confronto con quella di naspi e idranti.
Inoltre, intervenire localmente con un estintore significa limitare i possibili danni derivanti dall’uso massiccio di acqua, rilasciata da impianti fissi sia manuali sia automatici.
Quando un estintore portatile non è più adeguato ad affrontare un incendio?
Gli estintori portatili perdono efficacia quando ci si trova di fronte a incendi in fase avanzata, perché la loro scarica dura, variabilmente, dagli 8 ai 15 secondi, inoltre, la loro portata utile varia da 5 a 8 metri, il che non consente di affrontare incendi estesi che sviluppano grande calore.
Cosa distingue dagli altri estintori quelli definiti portatili?
Gli estintori sono detti portatili se il loro peso è compreso entro i 20 kg (quelli carrellati oltre i 20 kg fino a 150 kg).
Ovviamente, gli estintori portatili sono studiati per essere usati e trasportati a mano da un solo operatore, quindi, un peso superiore ai 20 kg, causerebbe difficoltà nelle operazioni di spegnimento.
A causa del loro peso, quelli carrellati dispongono di ruote, sono meno maneggevoli e richiedono l’intervento di due operatori (uno trasporta e attiva l’estintore, l’altro impugna la lancia e opera l’estinzione).
Rispetto ai portatili, gli estintori di questo tipo consentono di spegnere anche piccoli incendi già sviluppati.
Come si sceglie il tipo di estintore?
La scelta di un estintore è legata al tipo di materiale combustibile presente, cioè in base a quale classe di fuochi si deve affrontare.
Per il rischio d’incendio basso, la capacità estinguente deve essere almeno pari a 13A-89B e la carica non deve essere inferiore a 6 kg o 6 litri.
Quali sono nel dettaglio le sostanze usate per estinguere un incendio?
La classificazione usata per gli estintori fa riferimento alla sostanza estinguente utilizzata:
estintore idrico
Estintore a schiuma
Estintore a polvere
Estintore ad anidride carbonica (CO2)
Estintore idrocarburi alogenati (Halon).
Quali sono le caratteristiche di un estintore idrico?
Gli estintori idrici possiedono un serbatoio che contiene acqua per il 90% circa; il resto del volume comprende filmanti e additivi.
Essi hanno un sistema di pressurizzazione permanente e il sistema di erogazione è costituito da una lancia, sormontata da una doccetta.
Questo tipo di estintore consente la fuoriuscita di acqua con un getto frazionato o nebulizzato, al fine di produrre un maggiore scambio termico e un maggiore assorbimento di calore.
Infatti, l’efficacia estinguente dell’acqua è legata alla sua capacità di assorbire il calore.
Se il volume è sufficiente, l’acqua sottrae calore più rapidamente di quanto il fuoco riesca a ricrearlo, e così il fuoco si spegne.
Come funziona un estintore idrico e quando è consigliato il suo uso?
È probabile che tale tipo di estintore sia stato il primo mezzo portatile di spegnimento creato per affrontare i principi d’incendio.
Esso, grazie all’azione dell’acqua miscelata a sostanze filmanti e additivi particolari, agisce sia per raffreddamento sia per soffocamento.
Negli anni, questa tipologia di estintore fu accantonata, per passare ad altri tipi di estinguenti (polveri ed halon).
Recentemente, è stato recuperato perché più ecologico.

Come agiscono gli estintori idrici in base alla tipologia di incendio?
Grazie all’evoluzione tecnologica degli ugelli posti in cima alla lancia di erogazione, gli estintori idrici sono ora efficaci su fuochi di classe A (fuochi da materiali solidi, come legno o carta).
Quali sono in genere le dimensioni degli estintori idrici? E qual è il loro costo?
Ci sono molte tipologie di estintori idrici, atti a soddisfare le esigenze più disparate.
Esistono mini estintori portatili da 500 ml, acquistabili a prezzi davvero competitivi.
Questa particolare tipologia si può tenere in auto o nel camper, per viaggiare in sicurezza oppure si può usare in casa, per spegnere piccoli focolai.
Se invece vi serve un estintore più grande, ma comunque pratico e maneggevole, con una spesa leggermente superiore a quelli da 500 ml, potete acquistare un estintore idrico da 1 litro, utile in particolare per chi deve recarsi in paesi esteri che prevedono l’obbligo di un estintore a bordo dell’auto.
Per cosa è adatto l’estintore idrico da 6 litri? Quanto costa in generale?
Gli estintori di tale categoria sono perfetti per la sicurezza dell’ufficio e della casa, e hanno un ottimo rapporto qualità/prezzo.
Questi apparecchi specifici sono dotati di un supporto per il montaggio a parete e il loro prezzo può variare sensibilmente se l’acquisto è fatto su siti di e-commerce oppure presso aziende specializzate del settore.
In ogni caso, per una maggiore sicurezza è meglio fare riferimento a un esperto di sicurezza, al fine di essere certi di impiegare questo estintore nel modo corretto in caso di incendio.
Come si usa un estintore?
È necessario indirizzare il contenuto alla base della fiamma (sempre con il vento alle spalle se ci troviamo in uno spazio aperto) e va tenuto conto dei limiti del mezzo specifico impiegato.
Come si posizionano gli estintori in base alla normativa?
Una volta individuato il numero e il tipo o i tipi di estintore adeguati per un dato ambiente di lavoro, la loro disposizione deve poter garantire una prontezza di uso e perciò bisogna seguire le indicazioni del DM 03/09/2021, rispettando alcuni criteri, tra cui il più importante: per prendere un estintore non bisogna percorrere più di 30 m.
Solitamente, sono posti vicino alle vie d’uscita e agli apparecchi più rischiosi (ad esempio: quadri elettrici, cucine, caldaie).
Inoltre, gli estintori - oltre che essere oggetto di accurata sorveglianza, controllo e manutenzione - devono essere sistemati in una posizione visibile, segnalata e protetta da danni accidentali, e non devono presentare ostacoli per raggiungerli.
Che tipo di estintore si deve tenere in casa?
In casa è sicuramente meglio avere un estintore idrico, adeguato a tutti gli incendi di Classe A (sono coinvolti materiali solidi: carta, legna, plastica, pelli, carbone, gomma, ecc.), inclusi quelli di natura elettrica.
Quanto tempo può rimanere in servizio un estintore?
Secondo la normativa vigente, un estintore può restare in servizio sino a 18 anni, ovviamente, deve superare il collaudo decennale previsto per legge, in quanto apparecchiatura a pressione (Normativa PED).